Progetto “3i”
“3i” promuove azioni finalizzate a sostenere le famiglie dei minori stranieri presenti nel territorio, attraverso un coinvolgimento in attività di consulenza, formazione, informazione e sensibilizzazione al fine di migliorare i rapporti tra la scuola e le famiglie e offrire un supporto alla genitorialità nei percorsi di maggiore fragilità. Gli incontri rivolti al gruppo di genitori offrono uno spazio di informazione-formazione per sostenere con maggiore consapevolezza le eventuali difficoltà sperimentate dai giovani nei processi di costruzione identitaria nell’incontro con l’istituzione scolastica.
La finalità è la costruzione di uno spazio nel quale rendere possibile lo scambio, l’emersione dei bisogni e la costruzione condivisa di possibili strategie di risposta, per consentire una partecipazione attiva dei genitori. Momento per favorire la comunicazione, l’accoglienza e l’attivazione di risorse reciproche per superare ostacoli linguistico-culturali.
Sul piano metodologico abbiamo adottato una forma di maieutica (che poi è il vero significato di “e-ducare” = tirar fuori quello che già uno possiede). Le persone “illetterate” già possiedono delle conoscenze e delle competenze: è necessario recuperarle, riportarle alla coscienza. Occorre aiutare a ottimizzarle e incrementarle con nuove conoscenze, infine istillare fiducia per poter essere autorevoli agli occhi dei figli. È un processo che non si risolve in poche decine di ore. Ma queste rappresentano l’occasione iniziale; sono una presa di coscienza per continuare nel dialogo costruttivo tra genitori e figli e avviare un processo di apprendimento permanente. I vari moduli accompagnano gli esperti e famiglie nell’acquisizione di una competenza specifica sui processi di costruzione identitaria, sulle modalità di espressione del disagio psico-sociale, sugli strumenti di prevenzione. Sono previsti:
UNITA’ FORMATIVA 1
Servizi di informazione e orientamento al sistema educativo e formativo.
Gli obiettivi di questa unità sono stati definiti sulla base dell’esperienza delle famiglie di immigrati nel nostro Paese. I nuovi arrivati non conoscono il sistema educativo e formativo (a partire dai servizi all’infanzia per arrivare al diploma); quando ne sono a conoscenza non sempre hanno gli strumenti adeguati ad una relazione efficace e costruttiva con l’istituzione scuola. A partire da questa considerazione, si è inteso offrire gli strumenti adeguati in modo consulenziale e dialettico • Alle famiglie, una maggiore conoscenza del sistema scolastico e formativo italiano, soprattutto in questa fase di trasformazione; • Ai ragazzi una diversa presa di coscienza e una partecipazione più responsabile nell’interazione con la scuola.
•Per entrambi una maggiore serenità nei rapporti e un dialogo più consapevole sui temi
UNITA’ FORMATIVA 2 : Recuperare le competenze.
Recuperare le competenze di base di cui i genitori sono già in possesso. Questo processo permette di dare un aiuto effettivo ai figli e di aiutarli e nel momento in cui incontreranno delle difficoltà scolastiche. Si tratta di competenze letterarie (leggere e scrivere) e matematiche (fare di conto e eseguire i calcoli elementari), ma che permettano di trasmettere fiducia ai propri figli. La “professionalità” di un genitore, in questo caso, si esprime nel trasmettere sicurezza ai figli, infondere fiducia nelle loro capacità, nel prevenire e impedire la nascita di un senso di disistima verso se stessi. Questa UF è integrativa dell’attività descritta in precedenza e a quella successiva in “Auto aiuto”. I genitori si rafforzano attraverso il recupero delle loro competenze e abilità; prendono coscienza di poter svolgere una sorta di mentoring e di collaborazione per prevenire il disagio familiare, fonte di quello scolastico. Genitori come iniziali bussole per orientare nel mondo.
UNITA’ FORMATIVA 3: Auto aiuto.
Creazione di gruppi di auto aiuto con l’obiettivo di:
• fornire una maggiore comprensione dei problemi e la disponibilità a un confronto sulle difficoltà
che i gruppi familiari incontrano nel mondo della scuola.
• Incrementare le competenze comunicative in modo da rendere i partecipanti in grado di esprimere
il proprio punto di vista e di affrontare situazioni comunicative diverse, utilizzando adeguate risorse
linguistiche.
• Incrementare le capacità metacognitive, attraverso un processo di ricostruzione delle esperienze e
di consapevolezza rispetto alle situazioni di disagio scolastico dei figli.
• Individuare le strategie più efficaci per sostenere il processo di crescita dei propri figli
• Promuovere spazi di riflessione e confronto in gruppo su tematiche relazionali ed emotive
• Attivare una rete di sostegno e di aiuto tra famiglie in sinergia con le risorse del territorio
• Promuovere la consapevolezza rispetto ai propri stili comportamentali ed educativi e alle proprie
strategie di problem-solving, nell’ottica di favorire il benessere e l’armonia genitori-figli.
• Accrescere il livello di autoefficacia e della competenza emotiva.
• Promuovere processi di risocializzazione e di lotta ai pregiudizi
• Promuovere il confronto, l’empatia e atteggiamenti di solidarietà, condivisione e accoglienza
all’interno del gruppo.
• Operare un cambiamento nel modo di percepirsi e percepire l’altro, conquistando una maggior
fluidità nella relazione, al fine di accettare errori e limiti, propri e dell’altro.
• Promuovere le competenze relative al controllo di situazioni stressanti.
– Incontri rivolti al gruppo genitori; Attività di consulenza e ascolto etnopsicologico su casi singoli